27 settembre 2024
Chi è il trustee e i principali obblighi
Per mezzo di un trust, un soggetto (il disponente) affida la gestione di uno o più beni ad un altro soggetto (il trustee) nell’interesse di un terzo (beneficiario) o per un fine determinato.
Focus
27.09.2024
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Chi è il trustee
Il trustee è il gestore dei beni conferiti nel trust e deve amministrare quanto trasferitogli seguendo le indicazioni che il disponente ha previsto nell’atto istitutivo del trust.
È importante ricordare che gli obblighi del trustee, sia legali, sia contenuti nell’atto istitutivo, possono variare a seconda della legge applicabile al trust scelta dal disponente. Per questo motivo, di seguito ci si soffermerà su alcuni degli obblighi più condivisi dalle principali leggi applicate ai trust in Italia.
Oltre al menzionato obbligo di gestione del fondo in trust, in ragione del suo ruolo, il trustee è anche responsabile del corretto assolvimento di alcuni adempimenti nei confronti dei beneficiari. Tra questi, i principali sono:
- l’obbligo di informazione dei beneficiari,
- l’obbligo di redigere e presentare ai beneficiari il rendiconto,
- l’obbligo di separare il patrimonio del trust da quello proprio e di pubblicità del fondo conferito,
- l’obbligo di tenuta del libro degli eventi.
In questo breve articolo di approfondimento affronteremo gli elementi principali dei primi due.
L’obbligo di informazione dei beneficiari
Il trustee, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2, lettera c) della Convenzione dell’Aja nonché dalla legge regolatrice scelta dal disponente e dalle previsioni contenute nell’atto istitutivo, deve informare e dare conto ai beneficiari di tutte le scelte fatte nella gestione del fondo in trust.
Il principale mezzo di informazione dei beneficiari è rappresentato dal rendiconto annuale, che il trustee deve presentare ai beneficiari e che svolge la duplice funzione di:
- dare conto in modo motivato degli adempimenti svolti durante il periodo di riferimento
- illustrare l’andamento della gestione, evidenziando i risultati prodotti dalla stessa anche sul patrimonio eventualmente destinato a diverse categorie di beneficiari
Per le funzioni appena esposte, la forma del rendiconto può variare sulla base dei beni conferiti nel trust ed alla loro natura, dei soggetti cui deve essere consegnato e delle scelte gestorie compiute dal trustee nel periodo di riferimento.
Dopo aver introdotto il ruolo del rendiconto, ci si soffermerà ora brevemente sul suo contenuto.
L’obbligo di redigere e presentare ai beneficiari il rendiconto
La forma ed il contenuto del rendiconto sulla gestione del trust ricalca il modello di bilancio previsto per le imprese e divide il documento in tre sezioni principali:
- lo stato patrimoniale del trust
- il conto economico
- le note esplicative
Sul tema è intervenuto anche il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con un documento pubblicato il 21 novembre 2011 dal titolo “L’obbligo di rendiconto del trustee”, nel quale dettaglia la forma del documento.
La prima sezione proposta dal CNDCEC indica la situazione patrimoniale del trust e la confronta con i dati dell’anno precedente, suddividendola tra attivi, passivi e la quota attribuibile ad ogni categoria di beneficiari sul totale disponibile.
La seconda sezione dettaglia in voci specifiche i costi ed i ricavi prodotti durante il periodo di riferimento.
La terza sezione contiene tutti gli elementi utili alla comprensione dei dati contenuti nei due documenti precedenti. Oltre ai principi generali applicabili in modo identico alla redazione della presente sezione di un bilancio, il presente documento deve descrivere gli eventi principali verificatisi nel periodo di riferimento, che abbiano avuto un impatto economico significativo sul patrimonio o sui beni del trust, a quello di riferimento, l’individuazione delle variazioni del capitale sulle specifiche quote a favore delle diverse categorie di beneficiari e, infine, il prospetto della gestione nel periodo successivo.