D-Orbit dalle stelle a Wall Street

D-Orbit sbarca a Wall Street: la startup italiana che pulisce lo spazio ora vale più di un miliardo.

Comunicato
08.02.2022

D-Orbit dalle stelle a Wall Street

08 febbraio 2022

Focus

Il supporto di Simon Fiduciaria

Tra gli investitori che supportano il progetto compaiono Indaco Venture Partners, Club degli Investitori, Como Venture, Spazior, Seraphim Space, CDP Venture Capital SGR, Buonolopera, Novacapital, Noosphere Venture USA, Geostazionaria D-Spazio Capital Partners, 8o8 Ventures PTY, Savim, Neva Finventures, View Different, GreenX. L'investimento è stato effettuato tramite Simon Fiduciaria del Gruppo Ersel.

D-Orbit, eccellenza italiana nei servizi logistici e di trasporto spaziale, entra in Borsa quotandosi al Nasdaq con la Spac Breeze Holdings Acquisition Corp per un controvalore di 1,28 miliardi di dollari.

Più precisamente, sarà la newco lussemburghese D-Orbit SA a entrare sul mercato. Diventerà una holding delle due aziende con le sue azioni, che verranno assegnate in cambio dei titoli delle controllanti.

La quotazione sul listino con il nome di DOBT dovrebbe avvenire una volta che si sarà concretizzata la fusione tra D-Orbit e Spac Breeze, prevista nel secondo o terzo trimestre del 2022.

"D-Orbit è stata fondata con la missione di consentire l’espansione nello spazio e alimentare la nuova economia spaziale", ha sottolineato Luca Rossettini, CEO dell’azienda italiana, annunciando la quotazione.

"Abbiamo fatto enormi progressi nello sviluppo e nel collaudo della nostra tecnologia Ion, unica. Oltre a creare una base di clienti dedicata a cui abbiamo fornito consegne satellitari last mile e servizi infrastrutturali avanzati per oltre otto anni. Oggi forniamo servizi end-to-end completi, garantiamo la distribuzione dei satelliti nelle orbite richieste e riduciamo i tempi dei nostri clienti dal lancio alla generazione di entrate. Poiché l’economia spaziale continua a evolversi, siamo ben posizionati per cogliere opportunità di crescita fornendo servizi in orbita di prossima generazione per l’intero ciclo di vita del satellite e oltre."