Wetaxi chiude un nuovo round da 2 milioni di euro

Aperto l'11 ottobre, il round ha raggiunto in pochi giorni il livello di raccolta.

Comunicato
28.11.2019

28 novembre 2019

Wetaxi, la piattaforma digitale che permette tramite smartphone di prenotare e condividere il taxi, ha chiuso un round da 2 milioni di euro. Aperto l'11 ottobre, il round ha raggiunto in pochi giorni il livello di raccolta.

Lo hanno sottoscritto il Club degli Investitori (455 mila euro) e investitori privati, tra cui Giorgio Marsiaj (fondatore, presidente e amministratore delegato di Sabelt e  vicepresidente dell'Unione Industriale di Torino). Inoltre, più del 25% del round è stato sottoscritto dagli attuali di soci di capitale: Simon Fiduciaria SpA (società del Gruppo Ersel), e Wetrust Srl (società dell'amministratore delegato Davide Canavesio ), business angel, family office e Grimmer ss, veicolo di RSM Studio Palea di Torino, primario studio commercialista italiano attivo nel settore del private equity e delle start-up, membro del network internazionale RSM. RSM Studio Palea è intervenuto come advisor finanziario e lo Studio Ravinale e Associati come advisor legale nell'operazione.

"Abbiamo deciso di investire perché siamo convinti che WeTaxi possa far crescere l'industry dei taxi in Italia. Wetaxi è in grado di conciliare le esigenze di tutti gli stakeholder: offre al consumatore un servizio semplice e trasparente, permette ai tassisti di fornire un miglior servizio ai propri clienti e mette a disposizione delle cooperative un'infrastruttura tecnologica innovativa, elemento fondamentale per competere nel mercato in continua evoluzione della mobilità", ha spiegato Giancarlo Rocchietti, presidente del Club degli Investitori.

I capitali raccolti serviranno a sostenere finanziariamente il piano di sviluppo aziendale di Wetaxi, volto ad implementare in tutta Italia i servizi per le cooperative dei taxi e per i cittadini. Nel dettaglio, la società punta a consolidare la propria struttura nelle città in cui il servizio è già presente e di continuare a innovare, portando il taxi condiviso anche a Milano e Roma insieme alle cooperative Taxiblu 02.4040 e Samarcanda 06.5551, e allo stesso tempo di procedere con l'attivazione in ulteriori città del Paese. Inoltre, l'aumento di capitale sarà reinvestito da Wetaxi lanciare una piattaforma aziendale dedicata a pmi e aziende, affinché possano utilizzare in maniera sempre più facile e trasparente il servizio offerto dalle cooperative di radiotaxi.

Si tratta del secondo round per Wetaxi, che nel luglio scorso aver raccolto 1,3 milioni di euro, di cui 700 mila euro da un aumento di capitale guidato da Maider srl, società di private equity e venture capitai diretta da Andrea Marangione, che ha coinvolto diversi investitori tramite un proprio veicolo, We Invest srl. L'aumento di capitale era stato sottoscritto anche dai soci precedenti. I restanti 600 mila euro rappresentano una linea di credito messa a disposizione da Mediocredito Italiano.

Fondata nel 2015 da 5 professionisti all'interno del Politecnico di Torino, Wetaxi è uno spin-off del Politecnico di Torino. Tramite una app su smartphone permette di prenotare il taxi conoscendo in anticipo il prezzo del viaggio, dopo aver inserito punto di partenza e arrivo. A fine corsa, il cliente paga il valore più basso tra quello calcolato alla prenotazione e quello segnato dal tassametro. Inoltre, la app permette di condividere la corsa con altri utenti con un percorso simile. Il pagamento può avvenire a bordo o tramite la app. Il servizio è stato lanciato a Torino nel giugno 2017 e quest'anno ha aperto in altre 21 città, tra cui Milano, Roma e Napoli. Wetaxi quest'anno ha partecipato ad EndeavorX, il programma sviluppato da Endeavor Italia in collaborazione con Fondazione CRT ed EY. Grazie al  programma, Wetaxi è stata inserita in un percorso di 6 mesi che include valutazione iniziale del piano di lavoro in collaborazione con EY, mentorship personalizzate, eventi di networking e workshop tenuti da Business Coach e Strategic Advisor Ed Capaldi in OGR a Torino. La startup ha chiuso il 2018 con ricavi per 174 mila euro, un ebitda negativo di 453 mila euro e un debito netto di 99 mila euro.